La bianca facciata del santuario della Madonna di Caravaggio si erge solitaria sulla vetta del monte Orsena (detto anche Caravaggio) nella frazione di Santa Maria del Campo a 615 m. s.l.m. Data la sua posizione all’incontro di tre crinali, è raggiungibile con piacevoli passeggiate, anche dalla località Ruta di Camogli e dalla valle di Uscio.
Il luogo dove oggi sorge l’attuale santuario era meta di un’annuale processione degli abitanti di Santa Maria del Campo e alla metà del Seicento vi si costruì la prima cappella dedicata alla Vergine Maria, nella quale fu posto un quadretto della Madonna donato dagli abitanti. Nel 1727 la cappella fu ingrandita, anche grazie al contributo degli emigrati, ed aumentò la devozione da parte degli abitanti della frazione. Il santuario fu però chiuso dalla Curia nel 1742, forse a causa del prevalere Santuario di Caravaggiodell’importanza del Santuario di Montallegro. L’edificio cadde così in uno stato di abbandono e fu demolito nel 1790 su ordine del doge della Repubblica di Genova. Nel 1838 la parrocchia di Santa Maria del Campo, non più soggetta alla chiesa madre rapallese, decise la riedificazione di un nuovo santuario, che sopravvisse ai bombardamenti aerei della seconda guerra mondiale, ma subì più volte pesanti danni vandalici, fino ad essere recentemente ricostruito nelle forme attuali.