…ovvero come trasformare il “semplice” basilico in un piatto regale!
Il suo antenato è l’antico moretum dei Romani: una salsa di aglio, erbe aromatiche e cacio secco pestati in un mortaio, anche se la prima ricetta scritta del pesto genovese risale soltanto al 1865.
Oggi “i magnifici sette ingredienti” del vero pesto sono: basilico fresco, aglio, pinoli, pecorino, parmigiano, sale e tanto buon olio extravergine. Generalmente accompagna le trofie, piccoli riccioli di pasta fresca preparata senza uova, o le trenette, spaghetti dalla forma schiacciata per catturare quanto più condimento possibile, oltre che i tradizionali mandilli de sea (fazzoletti di seta), sottilissime sfoglie di pasta.
Curiosità: Se il vostro pesto è “avvantaggiato” non sorprendetevi di trovare nella pasta un’aggiunta di farina integrale o di castagne oltre che patate e fagiolini bolliti nell’acqua di cottura.